Oggi sento, più forte che in
qualsiasi altro momento, la necessità di condividere con voi un pensiero. E l’idea
che non riesca a trovare una spiegazione logica, una pezza su cui appoggiarmi
per dare una giustificazione, una risoluzione razionale, mi fa sentire nuda.
Spogliata di anni di convinzioni, di certezze, di un “morto un papa se ne fa un
altro”.
Quando due persone decidono
di chiudere un rapporto, non considerano che a concludersi non sono solo i
contatti fisici, telefonici, sentimentali. Il buongiorno la mattina e il “stanotte
mi sogni?”, il “cosa facciamo questo weekend?”, “perché ti penso sempre?”. Non
sono solo gli sguardi, le mani strette, gli abbracci. Improvvisamente si
diventa estranei, come se l’avere condiviso intimità, pensieri riservati,
azioni uniche, in realtà non appartengano più a nessuno.
Quando ci apriamo a una nuova
storia, sentiamo prepotente la necessità
di trasferire all’altro il nostro modo di essere, nella maniera più sincera e
diretta possibile. Mostriamo le nostre debolezze, abbassiamo le difese. Parliamo
di sincerità, pretendiamo sincerità e proviamo ad essere trasparenti.
Oggi sento un forte freddo
al cuore. Tutto si riduce in una sterile forma di comunicazione, in cui gli
elementi da trasferire riguardano questioni senza vita e senza sangue.
E allora mi chiedo: è
possibile passare da un estremo all’altro? Come è possibile cancellare d’improvviso
ogni cosa? Sì, una storia finisce e, come vi ho ripetuto altre volte ne
finisco tante sotto questo cielo, restano i ricordi. Forse diventeranno
ricordi dopo anni ma oggi sono solo pensieri da evitare.
Credo nell’amore eterno,
nell’amore dei miei genitori, dei miei nonni. Credo nell’amore tradizionale,
nella condivisione della vita. Nell’amore di due persone che diventano una e
che per sempre si ameranno. Sono romantica, forse stupidamente.
Ieri mattina sono stata
salutata con uno “Stammi bene”. Avrei preferito una non risposta, un neutro “ciao”,
uno “scusami, ma sto lavorando”. Qualsiasi altra cosa, ma stammi bene, no.
Meno serena degli altri
giorni.
Sophie
Sei mesi fa son stata salutata con "Fai buone cose."
RispondiEliminaE tu stai lì a chiederti come sia possibile sentirsi dire una cosa del genere da quella persona con cui prima condividevi il giorno e la notte. Ci ho pensato per mesi e, alla fine, non faccio che ripetermi che a tutto c'è rimedio, tranne che all'assenza di sentimenti. Prima o poi riuscirò ad andare avanti. E lo auguro anche a te.
Ci sono frasi che andrebbero cancellate ma siccome non sarà mai possibile, dobbiamo avere la forza di metterle da parte e riuscire a guardare avanti. Oggi credo di avere il coraggio giusto per farlo e sento forte la necessità di non pensare al passato. I sentimenti restano sempre la parte più importante della vita di una persona e non mi pento neanche per un attimo di avere dato tanto e forse anche di più. Il mio momento arriverà e anche il tuo non tarderà. Nel frattempo, curiamo la nostra anima e non permettiamoci di stare male. La vita è così bella per sprecare anche un solo secondo.
RispondiEliminaTi auguro il meglio, anonimo!
Sophie