giovedì 9 gennaio 2014

Dei piccoli desideri non sappiamo più che farcene

L’inizio di questo anno è iniziato con i classici fuochi d’artificio. Tutto sarebbe stato immaginabile ma quello che la vita mi ha poi servito su un piatto d’argento, si discosta nettamente dall’immaginario che si era formato nella mia testa.

Vi starete chiedendo: Dove vuole arrivare Sophie? E vi rispondo subito: lontano, anzi, lontanissimo.

Ho archiviato il 2013. L’ho chiuso con un lucchetto e l’ho riposto in soffitta. Ora mi sento pronta per salpare in una nuova magica avventura. Anche se proprio avventura non è. Il termine mi dà la sensazione di un’emozione fugace, di qualcosa di veloce. E invece i presupposti vanno in una direzione opposta. Ok, ok, come dicono le mie amiche, non corriamo troppo. Valuta, Sophie. Ed io sto valutando. 

Ho passato in rassegna le sensazioni, le emozioni, le strette di mano, gli abbracci, gli sguardi e sapete a quale conclusione sono giunta? Lo dico piano piano, sottovoce e senza troppo clamore ma… Ci siamo!
 


 
E poi, diciamola tutta, ma perché vivere col silenziatore? Perché aspettare di esplodere di gioia? Perché rimandare a un domani lontano tutto quello che possiamo dare e ricevere oggi?

Io da oggi sogno in grande. Non sto nella pelle e quando leggo: “Sei tu che mi fai perdere la testa” mi sciolgo come neve al sole e canterei anche le canzoni di Gigi D’Alessio.

Mi fermo perché rischio di svelare troppo.


Sophie

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